Per chi ne volesse sapere un po’ di più sulle arance…

Per chi ne volesse sapere un po’ di più sulle arance…
15 Giugno 2016 studiotopo

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Oltre che per la presenza di antocianine le arance rosse si contraddistinguono per diverse altre peculiarità.

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Presentano più alti valori di vitamina C; essa, nei diversi succhi di agrumi, mediamente raggiunge livelli intorno a 50-60 mg per 100 ml, le quantità più basse si riscontrano nel succo di pompelmo e mandarino, quelle più alte nel succo di clementine e arancio. In seno all’arancio, il succo rosso, in particolare quello di arance della varietà Tarocco, raggiunge valori di oltre 70 mg, con punte massime di 80 mg (10 – 25).

Determinazioni eseguite nell’ambito del Tarocco (1) hanno evidenziato differenze significative nei contenuti riscontrati in cinque diversi cloni; i valori più alti (oltre 90 mg) si sono avuti nel succo dei frutti del Tarocco Sciara, quelli più bassi , intorno a 70 mg, nel succo dei frutti del Tarocco Gallo. Nella stessa ricerca si è notato che i livelli di acido ascorbico durante l’evoluzione dei processi di maturazione, cambiano di poco, solo i frutti di Sciara hanno fatto registrare un trend crescente dal primo all’ultimo campionamento.

I succhi rossi presentano un gusto particolarmente gradevole, dato da un armonico rapporto tra zuccheri ed acidi, nonché arricchito dall’aroma derivante da una complessa combinazione di sostanze volatili, tra cui predomina il limonene, originariamente contenuto nelle sacche oleifere del flavedo che inevitabilmente si trasferisce nel succo durante la spremitura. Altri componenti importanti per l’aroma, come il butanoato d’etile e gli esanoli, contribuiscono alle note di fragranza e di freschezza.

I succhi rossi si differenziano da quelli di arance bionde per il più alto contenuto di acidi idrossicinnamici, e in particolare per i maggiori livelli di acido cumarico e per il diverso rapporto tra le concentrazioni degli acidi metossilati (ferulico e sinapico) e degli acidi ossidrilati (caffeico e cumarico), (4). Tale rapporto è inferiore a due nei succhi delle varietà pigmentate e maggiore di due in quelli di varietà bionde.

Alla differente composizione chimica si associano importanti proprietà salutistiche. Le antocianine, oltre a contribuire alle caratteristiche cromatiche di questi agrumi presentano un forte potere antiossidante ostacolando l’azione dei radicali liberi, causa dei processi d’invecchiamento. E’ stato visto che la Cy3 MG protegge le cellule vegetali dai danni indotti dai raggi ultravioletti (5). Inoltre è stato dimostrato che un estratto standardizzato di succo di arancia rossa ha una forte azione antiossidante in vitro ed effetti foto-protettivi in vivo contro l’eritema della pelle indotto dai raggi UVB.

Le antocianine, inoltre, sono in grado di prevenire patologie dell’apparato digerente, come gastrite e ulcera, grazie alla loro azione protettiva della mucosa gastrica e delle pareti dei vasi sanguigni; quest’ultima funzione è anche in grado di limitare i danni a carico dell’apparato cardio-circolatorio. Ed infine aumentano la sensibilità dell’occhio alla visione, coadiuvando la rigenerazione della porpora visiva e quindi l’adattamento dell’occhio all’oscurità.
L’elevato potere antiossidante della Cy3G pare sia da attribuire ad un effetto sinergico che si instaura con le altre sostanze antiossidanti presenti in questi agrumi come flavononi, acidi idrossicinnamici ed acido ascorbico.

La vitamina C è un potente antiossidante idrosolubile, pertanto protegge dai danni ossidativi sia il torrente ematico che il citoplasma cellulare. Rigenera la vitamina E, limita l’azione dei metalli pesanti, smorza gli effetti collaterali di molti farmaci, diminuisce la presenza di nitrosammina (abbassando probabilmente la probabilità di sviluppare il cancro), aiuta l’assorbimento del ferro, degradando l’istamina (abbassa l’infiammazione), potenzia il sistema immunitario, partecipa alla costruzione del collagene (tessuto connettivo).1

La sua assunzione è indispensabile per proteggere il nostro organismo dalle malattie infettive e per prevenire i disturbi cardio-vascolari; inoltre, è capace di limitare i danni da nicotina e svolge un ruolo anti-stress.

È stato riportato, inoltre, che maggiori sono i livelli ematici di vitamina C più bassi sono i valori di colesterolo e trigliceridi; mantenere alto il potere antiossidante cellulare concorre anche a ridurre il rischio di insorgenza di malattie croniche degenerative come alzheimer e morbo di parkinson. Indagini condotte su popolazioni nella cui dieta era stato previsto il consumo di arance rosse o di succhi rossi hanno fatto riscontrare una minore frequenza di patologie tumorali.

Conviene sempre cercare di assumerla dai cibi freschi di stagione: kiwi, arance, pompelmi, broccoli sono alimenti ricchi di vitamina C. La percentuale di di vitamina che troviamo dipende da quando sono stati colti, da quanta luce hanno preso e da quanto sono stati a contatto con l’acqua.

Oggi per evitare l’ipovitaminosi vengono consigliati 75-90 mg di vitamina C, il contenuto di 100 ml del succo dell’arancio Tarocco, un quantitativo sufficiente per non ammalarsi di scorbuto ma non per stare in forma. Anche dosi 10-20 volte superiori non hanno mostrato di creare problemi nell’organismo se non allo stomaco in chi ne è predisposto. Probabilmente una quota che varia da 500-1000 mg è ottimale per la maggior parte delle persone.

Inoltre, più assunzione della quota vitaminica viene fatta in un pasto solo e meno riusciamo ad assorbirne, più viene distribuita nel corso della giornata e, a parità di dose, maggiore è l’assorbimento.1

Bibliografia
1. Project Nutrition. Per essere padroni dei concetti e non schiavi delle idee. 2016. Pag. 114 www.projectinvictus.it
Si ringrazia Andrea Biasci e tutto lo staff di Project inVictus per aver messo a disposizione quanto contenuto nel libro Project Nutrition e per la disponibilità mostrata.

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