Effetti antiproliferativi del succo di melograno nel Mieloma Multiplo.

Effetti antiproliferativi del succo di melograno nel Mieloma Multiplo.
4 Ottobre 2017 studiotopo

Antiproliferative and Antiongiogenic Effects of Punica Granatum Juice (PGJ) in Multiple Myeloma (MM)

È risaputo che gli estratti del Melograno contengono molecole bioattive con attività antitumorale che sono stati utilizzate in molte prove cliniche inerenti la lotta al cancro della prostata. Tali prove hanno dimostrato che i metaboliti del melograno sono in grado di inibire la moltiplicazione di questo tipo di cellule tumorali.
Nonostante le recenti innovazioni della terapia farmacologica, il Mieloma Multiplo rimane una patologia pressochè incurabile che porta alla distruzione ossea e danneggiamento del midollo osseo. Negli ultimi anni il melograno è stato oggetto di studio per le sue proprietà terapeutiche incluso il trattamento e la prevenzione del cancro. Il succo di melograno contiene un vasto numero di acidi organici, vitamine, zuccheri e composti fenolici che sono responsabili degli effetti che inibiscono lo sviluppo delle cellule tumorali. Lo scopo del lavoro è stata quella di valutare l’attività del succo di melograno nel controllare la sviluppo e la riproduzione delle cellule tumorali tipiche del Mieloma Multiplo. I risultati ottenuti dimostrano che dopo 24h dal contatto con il succo di melograno, concentrato al 12%, si osserva l’inibizione della proliferazione cellulare. I dati ottenuti hanno dimostrato inoltre che i polifenoli contenuti nel succo di melograno interferiscono nella sintesi dell’mRNA e anche questo effetto inibisce la proliferazione cellulare.
Questi risultati permettono di affermare che il succo di Melograno potrà svolgere un ruolo chiave nel futuro approccio nutraceutico al trattamento del Mieloma Multiplo al fine di ottimizzare gli effetti dei medicinali utilizzati.
Daniele Tibullo 1,2, Nunzia Caporarello 3, Cesarina Giallongo 1,3, Carmelina Daniela Anfuso 3,
Claudia Genovese 2,4, Carmen Arlotta 2,4, Fabrizio Puglisi 1, Nunziatina L. Parrinello 1,
Vincenzo Bramanti 3, Alessandra Romano 1, Gabriella Lupo 3, Valeria Toscano 4, Roberto Avola 3,
Maria Violetta Brundo 2,*, Francesco Di Raimondo 1,† and Salvatore Antonio Raccuia 2,4,†
1 Section of Hematology, Department of Surgery and Medical Specialties, University of Catania,
Catania 95125, Italy; d.tibullo@unict.it (D.T.); cesarinagiallongo@yahoo.it (C.G.);
puglisi.fabri@gmail.com (F.P.); lauraparrinello@tiscali.it (N.L.P.); alessandraromano@google.it (A.R.);
diraimon@unict.it (F.D.R.)
2 Department of Biological, Geological and Environmental Sciences, University of Catania, Catania 95125,
Italy; claudia.genovese@cnr.it (C.G.); carmen.arlotta@isafom.cnr.it (C.A.); salvatore.raccuia@cnr.it (S.A.R.)
3 Department of Biomedical and Biotechnological Sciences, University of Catania, Catania 95125, Italy;
nunzia.caporarello@gmail.com (N.C.); anfudan@unict.it (C.D.A.); V.bramanti@unict.it (V.B.);
lupogab@unict.it (G.L.); alessandraromano@google.it (R.A.)
4 Institute for Agricultural and Forest Systems in the Mediterranean, National Research Council,
Catania 95125, Italy; valeria.toscano@cnr.it
* Correspondence: mvbrundo@unict.it; Tel.: +39-095-730-6040
Per maggiori informazioni visita il sito web: www.ncbi.nlm.nih.gov

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